
Design for the next Community
Il riconoscimento Unesco di Ivrea, città industriale del XX secolo è anche l’identificazione di un modello alternativo di visione di comunità, in cui la cultura, nel processo di modernizzazione avviato a partire dal secondo dopoguerra in Italia, è valore e strumento per diventare cittadini partecipi democraticamente della costruzione di un nuovo stato sociale.
La cultura architettonica è parte integrante e innovativa nelle azioni che concorrono a rendere Ivrea una città laboratorio e le architetture sono testimonianza di questa esperienza.
Ma Ivrea è anche città dell’informatica, dell’ELEA 9003 e della Programma 101 (il primo PC al mondo) ed in tempi più recenti di Arduino e Processing.
In quale luogo quindi, se non nel sito Patrimonio Mondiale, ospitare eventi ed iniziative per dialogare sulle finalità, ed i rischi, dell’uso/abuso degli strumenti informatici nei processi progettuali in architettura, product e graphic design?
Il sito Patrimonio Mondiale, sia core zone che buffer zone, diverrà quindi il contenitore di eventi finalizzati alla comprensione e al dialogo sulla cultura del progetto (in primis architettonico ma anche del prodotto e della grafica) da quella modernista olivettiana alle avanguardie contemporanee basate sulla formulazione di algoritmi generativi.
Quali sono le potenzialità e le criticità di un approccio progettuale in cui il software non è solamente lo strumento gestionale del processo, ma assume anche un valenza “creativa”?
Ivrea ad inizio anni 2000, all’interno dell’IDII, ha visto lo sviluppo del progetto open source Arduino, contributo fondamentale al fenomeno della digital fabbrication, e alcune tra le prime applicazioni di Processing.
La finalità del festival è quindi la divulgazione della cultura olivettiana del progetto, caratterizzata dai
valori di accessibilità e sostenibilità, e le sue possibili reinterpretazioni mediante gli sviluppi innovativi in
campo informatico.