
Trump va bocciato in economia
Alcuni dati economici fanno chiaramente emergere che Trump è un buon presidente per l’1%, forse addirittura lo 0,1% ricco della popolazione, ma non per gli altri.
I tagli delle tasse approvati nel 2017, se ininterrottamente applicati, produrranno un aumento della pressione fiscale per la maggior parte delle famiglie a reddito medio e basso.
Inoltre, i tagli delle tasse avrebbero dovuto generare nuovi investimenti e invece hanno scatenato un’ondata senza precedenti di acquisto di quote azionarie, circa 800 miliardi di dollari nel 2018 da parte di alcune delle più ricche aziende degli USA. Non ultimo, gli USA hanno preso denaro a prestito dall’estero che ha causato quasi 500 miliardi di indebitamento all’anno.
Perché quindi si continua a credere che l’America sia la terra dei sogni, delle speranze e della crescita?
Riflettete amici e aprite gli occhi